Monologo del pompino (definirlo manifesto mi sembra davvero troppo)
I pompini, fellatio per gli aulici,
andrebbero fatti fare solo dalle persone che ti vogliono bene
e a cui vuoi bene.
Evitando di farlo praticare a quelle persone che vogliono qualcosa da te.
Va fatto per passione, per diletto, per lussuria, per desiderio e non per tornaconto.
Quando tu mischi il tuo sperma con un’altra persona gli devi voler bene.
Può sembrare una affermazione sdolcinata, ma non lo è.
Precisiamo, non è che ci vuole l’ammmore per farti praticare una fellatio d’autore,
serve solo una sorta di umana vicinanza, un legame, anche temporaneo,
ma da tutte le parti coinvolte.
Senza ciò è preferibile avvalersi di un toy masturbatore.
Ce ne sono di fantastici.
Riscaldati, succhianti, massaggianti, vibranti e a funzioni combinate.
Succhia alacremente senza tregua e vibra in molti modi diversi. Possiamo dire con risultati sempre nuovi e inaspettati e mediamente superiori rispetto alla maggior parte dei soggetti che hanno praticato una fellatio sul mio pene.
Dunque, perché no?
Il pompino lo devi desiderare. Tanto. Intendo desiderare praticarlo mica riceverlo.
Riceverlo è un legame, appunto. E va soppesato bene.
Se il portatore di pene è bravo ti deve portare ad anelare di prenderlo in bocca.
Mica si concede così, il pompino.
E’ un'arte farli ed un crinale pericoloso riceverli.
Se pensi di metterti giù e riceverlo e basta, stai trascurando e perdendo qualcosa.
Se si è innamorati è meglio non farselo praticare, il pompino.
Procrastinate, datemi retta, dedicatevi ad altro di più efferato, mi ringrazierete.
Certi legami, certi nodi, è dura scioglierli poi ed il pompino è bravissimo a serrar nodi.
E poi si viene in gola, mica in bocca, per cortesia!
Via via, devo andare, possiamo mica star qui a parlar di pompini tutto il giorno.
lundesnombreux su commissione di Giò Blond
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