Cattivi Maestri
Quando penso alle figure educative, anche a quelle brutte e cattive, il pensiero è sempre accompagnato da una nota di malinconia. Sarà per i miei conflitti irrisolti col passato o sarà il tempo ad applicare le sue tinte edulcorate, chi può dirlo, sta di fatto però, che c’è della mancanza. Probabilmente, volendo essere onesti, è solo la mancanza verso chi o cosa eravamo all’epoca. Tant’è. Ma qui, ora, parliamo di Fotografia ed in questo ambito è bene, sì, essere onesti. Il primo assioma di euclidiana memoria dei cattivi maestri è il seguente: Tutto (o quasi) è già stato fatto. Vi prego non lasciatevi ingannare da quel ‘quasi’, è un gran farabutto. Dobbiamo, con un po’ di umiltà, ammettere serenamente che siamo influenzati da chi è venuto prima di noi e dai nostri contemporanei. Siamo immersi nella fotografia forse più che nel reale ed è impossibile sfuggire alla contaminazione reciproca. Vi dirò di più, non solo è impossibile, ma è anche vitale venir contaminati costantemente. Un p...